venerdì 27 maggio 2011

Soluzioni d'investimento

Fonte: www.bleurating.com


COUPON STRATEGY COLLECTION  
Un reddito basso, periodico come quello delle obbligazioni, o un investimento che cresce nel tempo, come quello delle azioni?
È il classico dilemma cui si trova di fronte il risparmiatore medio cioè la maggioranza dei risparmiatori, che vuole investire quanto è riuscito ad accantonare.
Purtroppo, troppo spesso, il risparmiatore, nell'incertezza, non trova risposta al dilemma. Rinvia la decisione di giorno in giorno. Lascia la somma sul conto corrente. Finisce per spenderla a poco a poco o in un colpo solo per un acquisto non indispensabile e che comunque non avrebbe fatto (continuando a vivere benissimo) se quei soldi li avesse tempestivamente investiti.
È la storia di tanti, se non di tutti. Ed è un peccato. Perché si rinuncia a far fruttare un capitale per indecisione, per incompetenza, per solitudine.
Da oggi è anche un peccato doppio. Perché Banca Mediolanum ha studiato un prodotto finanziario che risolve il dilemma del nostro risparmiatore. Nel senso che non gli suggerisce quale dei due tipi di reddito deve scegliere, ma gli propone di sceglierli entrambi. Con Coupon Strategy Collection.
Coupon Strategy Collection è  la formula di investimento che consente di unire i vantaggi del mondo obbligazionario con quelli dell'azionario, unendo un reddito ricorrente con i benefici della crescita del mercato borsistico.
Con questo prodotto infatti si investe in modo flessibile in azioni, obbligazioni e nel mercato immobiliare. La dinamicità della sua gestione consente di cogliere le migliori opportunità date dal mercato azionario (con particolare riferimento alle azioni che distribuiscono dividendi) dal mercato obbligazionario (attraverso fondi che distribuiscono cedole interessanti) e infine di godere della stabilità dei proventi del mercato degli immobili. In questo modo si ottiene un reddito semestrale consentendo contemporaneamente al capitale di crescere.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione con i Best Brands, il gruppo di case d'investimento fra le più importanti e solide del mondo, con le quali da anni Banca Mediolanum opera nella creazione di soluzioni d'investimento sempre più adatte alla clientela.  

giovedì 26 maggio 2011

Pioggia di dividendi a Piazza Affari. Staccano la cedola 64 società

Fonte : http://www.ilsole24ore.com
Arrivano le cedole per gli investitori di Piazza Affari. Oggi ben 64 società del listino milanese staccheranno il dividendo, tra cui 26 big quotate sul Ftse/Mib, per un impatto complessivo sull'indice pari all'1,9%. In generale nell'intera stagione dei dividendi gli azionisti delle società quotate alla Borsa di Milano riceveranno un ammontare complessivo di oltre 17 miliardi di euro, secondo i dati Bloomberg. Una cifra in progresso rispetto ai 13 miliardi dello scorso anno, ma solo poco più della metà dei 30 miliardi di tre anni fa.
Nel dettaglio, tra le 40 società che quotano sul paniere principale pagheranno la cedola lunedì agli azionisti tutte le banche(Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Bpm, Banco Popolare, Ubi) ad eccezione di Mediobanca che chiude l'esercizio il 30 giugno e staccherà il dividendo in autunno. Sempre nel comparto finanziario, riceveranno il dividendo gli azionisti di Generali, Azimut, Mediolanum. Staccheranno la cedola anche Ansaldo, Atlantia, Autogrill, Bulgari, Buzzi Unicem, Campari, Enel Green Power, Eni, Exor, Finmeccanica, Luxottica, Mediaset, Pirelli, Saipem, Snam Rete Gas, St e Tod's.
E così gli azionisti vanno all'incasso. Ma non possono neanche aspettarsi che il giorno dello stacco del dividendo, il titolo si metta a correre. In genere accade il contrario: i titoli il giorno della distribuzione di parte degli utili finiscono per quotare ex dividendo. Cosa vuol dire? Semplice, che le quotazioni tendono a scendere in proporzione al valore delle cedole distribuite. Niente di cui sorprendersi. Il dividendo non è altro appunto che una quota dei profitti che anziché rimanere in azienda tornano nelle tasche degli azionisti. È come se si staccasse parte del valore del titolo ogni anno anziché accumularlo nel tempo.
Piazza Affari del resto è un mercato munifico: il cosiddetto dividend yield, cioé il rapporto tra cedole distribuite e prezzo, gira ogni anno intorno al 4-5%. Con titoli che vanno ben oltre la media. Come Telecom Italia che con l'ordinaria strutturalmente stacca un dividendo vicino al 6% del prezzo. Ma con cedole ricche si presentano in genere le utility come Enel, Terna, Snam Rete Gas. O il gigante petrolifero domestico l'Eni che nel 2010 conta su un dividend yield del 5,7%. Una volta erano particolarmente generose le banche. Ora dallo scoppio della crisi finanziari non più. Gli istituti di credito hanno ben altri pensieri che distribuire utili dimezzati rispetto al pre-Lehman. Devono ricapitalizzare un po' tutte. Quindi niente o pochi dividendi.
Ma la cedola ha un valore segnaletico? Più cedole, più è in forma la società? Non proprio. Rischia di essere un' illusione ottica quella dei ricchi dividendi. Spesso chi deve erogare una mole alta di cedole lo fa perché deve ripagare un eccessivo debito. Negli anni questo è valso soprattutto per Telecom Italia che aveva necessità di ripagare l'elevato debito contratto all'epoca dell'Opa dei capitani coraggiosi. Se si guarda alle performance si scopre che gli alti dividendi non hanno compensato nel caso della società telefonica le perdite subite in borsa. A un anno il titolo è in positivo sia con che senza cedole. A tre anni però Telecom Italia è sotto del 23%, a 5 anni del 55%. Con le cedole incassate le perdite si riducono rispettivamente al 10 e al 41%. Ma restano pur sempre perdite. Peggio ancora è andata a Generali, titolo per eccellenza dei cassettisti che pur con le cedole staccate ha visto rendimenti negativi a due cifre sia a tre che a cinque anni.

mercoledì 18 maggio 2011

Emergenti, motore dell'economia mondiale: è boom di investimenti

Fonte: www.wallstreetitalia.com


Bangkok - Saranno il vero motore dell’economia globale nei prossimi anni. Si tratta dei mercati emergenti, che puntano sempre più a migliorare e sviluppare nuove infrastrutture per sostenere una crescita economica di lungo periodo. La prova arriva dalle spese per gli investimenti che, per la prima volta in assoluto, stanno superano quelle delle economie avanzate. Tali investimenti vengono effettuati da società occidentali, del calibro di Siemens e Caterpillar. 

Il boom degli investimenti è tale che, secondo quanto riferito a Bloomberg da Michael Saunders, chief european economist di Citigroup, la crescita economica globale ne beneficerà e balzerà fino al 4% circa nel 2011 e nel 2012.

I dati del Fondo Monetario Internazionale confermano che gli investimenti raggiungeranno il 24% del Pil globale nel 2012, i massimi da oltre due decenni e il trend dovrebbe continuare, con la percentuale che nei prossimi anni salirà al 25% e toccherà così i record da 30 anni.

I paesi emergenti saranno dunque il carro dell’economia nei prossimi anni, come confermano le stime di Siemens e di Caterpillar. L’azienda guidata da Peter Loescher, chief executive officer di Siemens, starebbe puntando sempre più su questi mercati e sulle aspettative di una maggiore domanda ha alzato le stime sugli utili del 75% alla fine dell’anno fiscale (30 settembre), a circa €7,5 miliardi. 

Come l’azienda tedesca, anche Caterpillar crede in una maggiore domanda che proverrà dai paesi emergenti, tanto da alzare le stime sugli utili per azione a $6,25 - $6,75, rispetto a $6.

Una prova del boom degli investimenti nei mercati emergenti arriva dall'indice stilato da Credit Suisse, che è balzato del 36% tra gli inizi del 2010 e la fine dello scorso mese, contro il rialzo del 19% del MSCI World, l'indice azionario delle economie avanzate.

martedì 17 maggio 2011

INMEDIOLANUM, Conto Deposito 3,50%

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Carissimi,
visto che molti di voi mi hanno chiesto chiarimenti operativi circa “InMediolanum” il conto deposito al 3,50%, ho deciso discrivervi una mail “operativa”.

Il conto deposito ha un tasso libero dell’1%. Vincolando gli importi il tasso sale fino al 3,50%. Di seguito una tabella con tutti i tassi:


Tasso annuo lordo
Tasso annuo netto
Base per somme non vincolate
1,00%
0,73%
Vincolo a 3 mesi
1,80%
1,31%
Vincolo a 6 mesi
2,30%
1,68%
Vincolo a 12 mesi
3,50%
2,55%

Le somme posso essere svincolate in qualsiasi momento rinunciando al tasso vincolato.

Per aprire il conto deposito ci sono 3 modalità:
  • Direttamente con iI Family Banker. Quindi non esitate a contattarmi nel caso foste interessati.
  • Il numero telefonico 848.000.999, dedicato alla campagna pubblicitaria, a cui gli operatori del Banking Center risponderanno, fornendo tutte le informazioni richieste dai potenziali clienti. Inoltre, se il prospect avrà già avviato in autonomia la sottoscrizione del prodotto, offriranno tutta l’assistenza necessaria per portare a termine la sottoscrizione.
  • Terzo ed ultimo canale di accesso per INMediolanum è il sito internet www.inmediolanum.it (attivo dalle 18:00 del 6 maggio), dedicato all’acquisizione di nuovi clienti.

Il cliente che attiverà un conto deposito verrà associato d’ufficio ad un Family Banker, a meno che il sottoscrittore comunichi al numero verde o via internet il codice di un Family Banker di sua conoscenza. Il codice va inserito nel campo “codice promozione”. Per essere associati a me dovete inserire il codice 247189.

Se uno è già cliente di Banca Mediolanum non potrà attivare il conto deposito tramite internet o tramite Numero Verde ma solo attraverso il suo Family Banker.

venerdì 13 maggio 2011

Investitori, vi state preoccupando troppo

Giro così come è, un articolo di wallstreetitalia.com:
http://www.wallstreetitalia.com/article/1131175/investitori-vi-state-preoccupando-troppo.aspx





Basta ad accumulare cash, come se il peggio fosse alle porte e l'azionario stesse per crollare. Jim O'Neill, presidente di Goldman Asset Management, non è affatto d'accordo con le profezie nefaste che circolano sui mercati. A suo avviso, anzi, la stessa frase secondo cui "il mondo occidentale è nei guai" sarebbe errata. Che dire, afferma infatti, di economie come quella tedesca, svedese, australiana e canadese? 

Come hanno dimostrato anche oggi i dati sul Pil tedesco, alcuni paesi occidentali mostrano una performance di crescita che non deve essere affatto sottovalutata. Tanto che, secondo O'Neill, le prospettive sono di un rally azionario globale che potrebbe avere inizio in Cina. Insomma, il consiglio del dirigente di Goldman, che ha parlato in occasione di una intervista a Bloomberg Television, a Hong Kong, è il seguente: investitori, "smettete di preoccuparvi così tanto".

Noto per aver coniato l'acronimo di Bric (Brasile, Russia, India e Cina), O'Neil commenta l'atteggiamento degli investitori, che sembrano aver stemperato il loro ottimismo sulla crescita economica Usa e in generale globale, e avrebbero deciso - come rivela uno stesso sondaggio di Bloomberg - di puntare nell'arco dei prossimi sei mesi più sul cash che sulle commodities. Lo stesso sondaggio ha rivelato che l'entusiasmo degli investitori per l'azionario si starebbe raffreddando.

Ma O'Neill ribadisce: non siate bearish nei mercati, perché a breve ci sarà un nuovo rally nell’azionario, che potrebbe iniziare proprio in Cina. La pressione inflazionistica starebbe infatti rallentando e nella seconda metà dell’anno l’azionario cinese dovrebbe "andare alla grande". Anche il mercato russo dovrebbe salire, in quando le valutazioni dei titoli sono al momento appetibili. 

O’Neill crede che gli investitori dopo la crisi finanziaria del 2008 siano troppo preoccupati sulla possibilità di eventi Black Swan (letteralmente cigno nero, ad indicare eventi inaspettati e dannosi per l’economia). "Qualsiasi altro evento minore che si verificherà, non porterà ad un altro evento Black Swan", ha detto O’Neill. 

Intanto, stando a quanto riporta Bloomberg, Goldman Sachs starebbe pensando di lanciare un fondo di private equity denominato in yuan proprio in Cina.

martedì 10 maggio 2011

Come fare Shopping in USA fruttando il mini Dollaro

Carissimi,
Quanti di voi si apprestano ad andare in vacanza in America, avranno il grosso vantaggio di un cambio EUR-$ favorevole.
Nei giorni scorsi per comprare 1 Euro ci volevano 1,50 Dollari.
Ma si può sfruttare questo vantaggio da un punto di vista finanziario? Ovviamente si.
Per esempio comprando titoli di stato americani (equivalenti ai nostri BOT) e sfruttando nel breve termine l'effetto cambio.
Proprio ieri su corriere economia c'era un articolo su questo argomento.
A vostra disposizione, come sempre, per cogliere le opportunità che i mercati offrono.

giovedì 5 maggio 2011

Evento Mediolanum - Conto Deposito al 3,50%



Carissimi,
molte le novità dall’evento Nazionale di Banca Mediolanum che si è tenuto quest’anno a Rimini il 1-2 maggio.

Prestigiosi ospiti internazionali, da  Stephen Gary Wozniak co-fondatore insieme a Steve Jobs della Apple, a Patch Adams (il medico dell’Amore). Dal premio Nobel Lech Walesa a Rita El Kayat anch’essa candidata al premio Nobel per la pace.
Per tutti i dettagli sull’evento: https://www.bancamediolanum.it/evento_mediolanum.html

Grosse le novita anche dal punto di vista delle soluzioni di investimento.

Vista la sempre maggiore richiesta da parte del mercato di strumenti a breve termine e ad alto rendimento, Banca Mediolanum decide di entrare prepotentemente nel mondo dei conti deposito e ci entra con “InMediolanum” una soluzione a costo zero e con la remunerazione più alta del mercato: 3,50% lordo.

marco.dedonno@naagol.net

mercoledì 4 maggio 2011

Argento: la bolla è esplosa? -14% in tre giorni (WSI)

E' di nuovo tonfo per le quotazioni dell'argento, che lasciano sul terreno il 5% del valore, scivolando a $40,65 l'oncia sul mercato newyorchese Comex. Soltanto nell'arco di tre giorni, i futures sull'argento sono crollati di ben il 14%: si tratta della maggiore perdita registrata in tre giorni dal 2008.

Cosa sta accadendo? La bolla argento è alla fine esplosa? Due sono i fattori principali che hanno messo sotto pressione i prezzi: il primo si riferisce alla decisione dei mercati di aumentare i margini richiesti per fare trading sul metallo prezioso del 38% dallo scorso 26 aprile. "Alcuni operatori che agiscono secondo i dettami della speculazione hanno dovuto ridurre le proprie posizioni in quanto non possono permettersi di pagare margini così alti - ha commentato, in una intervista a Bloomberg, Jerome Berset, gestore di portafoglio presso Palaedino Asset Management Sa -.

Ma movimenti così bruschi possono spiegarsi solo con i sell off dei grandi partecipanti al mercato. Ed ecco la notizia resa nota dal Wall Street Journal: citando fonti non identificate, il quotidiano finanziario americano ha affermato che il Soros Fund Management, di proprietà del magnate finanziario George Soros, insieme ad altri hedge fund, sta smobilizzando le posizioni accumulate sull'argento (e anche sull'oro). Michael Vachon, portavoce di Soros, non ha rilasciato commenti a tal proposito. 

Ma a fare dietrofront è anche uno dei fondi finora più bullish. Sprott Asset Management ha venduto infatti azioni PSLV per un valore di 35 milioni di dollari. Il PSLV è il proprio ETF sull'argento (Sprott Physical Silver ETF).
Lo stesso Sprott è stato per molto tempo bullish sia sull'oro che sull'argento. Ma, stando ai documenti resi noti dalla Sec, le vendite sono avvenute tra il 18 e il 25 aprile. 

Dagli inizi del 2011, l'argento si è confermato l'asset con la performance migliore tra le 24 materie prime che sono monitorate da Standard & Poor's GSCI Index.