Crédit Agricole e' uscita da Intesa Sanpaolo, non è più azionista. Ceduto il residuo 1,9% a fine 2012. Da Hvb, consociata tedesca di Unicredit, 200 milioni di danni per presunta evasione fiscale.
MILANO (WSI) - Brutte notizie per i due principali attori del settore finanziario italiano. Se da un lato Unicredit deve incassare un brutto colpo sia di immagine sia nel portafoglio, Intesa ha perso uno dei suoi maggiori azionisti.
Crédit Agricole e' uscita da Intesa Sanpaolo. La banque verte, scesa all'1,935% alla fine dello scorso agosto, ha progressivamente ceduto la quota nel corso dell'ultimo trimestre 2012 e ieri, presentando i risultati annuali, ha comunicato al mercato l'avvenuta dismissione.
L'accusa di evasione fiscale per alcune operazioni sospette effettuate in Borsa, intanto, potrebbe costare fino a 200 milioni a Hypovereinsbank, la consociata tedesca di Unicredit. La stima, secondo la Sueddeutsche Zeitung, sarebbe stata fatta dallo stesso presidente Theodor Weimer al supervisory board.
Tale cifra emerge, poi, dal rapporto redatto da uno studio legale incaricato nel 2011 dal consiglio di vigilanza di Hvb di indagare sulle attività in questione, che si riferiscono a un periodo compreso tra il 2005 e il 2008.
I titoli Unicredit cedono il 3,5% circa in borsa questa mattina, mentre quelle di Intesa il 3,85%. L'istituto di Piazza Cordusio paga anche il fatto che Fondazione Manodori si sia detta pronta a ridurre la sua quota nella banca.
Tornando a Hvb, pare siano almeno 60 le operazioni opache su cui gli inquirenti stanno investigando. A novembre, proprio per far luce sulle accuse di presunta evasione fiscale, la procura di Francoforte aveva eseguito perquisizioni nella centrale di Hvb a Monaco e in altre sedi. Tra gli indagati ci sarebbero l'immobiliarista berlinese Rafael Roth e sei dipendenti di Hvb, ma nessun membro del cda.
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