Milano - Le parole della cancelliera tedesca Angela Merkel galvanizzano i mercati e riducono ulteriormente la tensione sui titoli di stato europei, tanto che lo spread tra Italia e Germania a dieci anni testa il minimo in un mese, attestandosi a quota 426 punti. Prosegue anche il ribasso dei rendimenti decennali, che scendono al 6,4%. In calo anche lo spread Spagna-Germania, a 333 punti, mentre quello Francia-Germania, ieri crollato dopo l'asta positiva fino a -22%, risale e riagguanta quota 100 punti, (+9%, a 101 punti).
In forte rialzo i listini europei: Piazza Affari assiste a un balzo del 2,43% del Ftse Mib, che supera alle 12.30 ora italiana quota 15.600 punti. In un listino quasi tutto tinto di verde, si mettono in evidenza i balzi di Unicredit +3,18%, Intesa SanPaolo +4,59%, MPS +4,86%, Banco Popolare +3,12%. Forti acquisti ancora su Fondiaria-Sai, che balza più dell'11, come ieri. Buy anche su Mediolanum +3,61%, Fiat +4,56%, Tenaris +3,74%.
Bene anche le altre piazze finanziarie europee: Londra +1,45%, Francoforte +1,61%, Parigi +1,70%, Madrid +1,70%. Il listino del paese iberico è tra i migliori nonostante la pubblicazione del rapporto sulla disoccupazione, che nel terzo trimestre è balzata al 21,52%, al record degli ultimi 15 anni..
Il discorso della Merkel è stato a toni chiaro-scuri: la cancelliera ha affermato che potrebbero volerci anni per risolvere la crisi dei debiti sovrani in Europa, ma ha anche rassicurato sul fatto che l'Europa è sul punto di realizzare l'unione fiscale. Certo, la leader tedesca ha ribadito i suoi no all'eurobond e all'ampliamento dei poteri della Bce, ma ora i mercati scommettono sull'arrivo di misure concrete in occasione del prossimo meeting del Consiglio europeo, in calendario la prossima settimana.
Tra i market mover della giornata il rapporto sull'occupazione Usa, che sarà reso noto alle 14.30 ora italiana.
Intanto l'azionario europeo si appresta a concludere la settimana all'insegna degli acquisti. L'indice Stoxx Europe 600 ha segnato infatti il rally più sostenuto dal novembre del 2008, su base settimanale. Negli ultimi cinque giorni di contrattazione, lo Stoxx 600 è salito del 9,1%, sulla scia dell'azione coordinata annunciata dalle banche centrali europei e anche per la decisione della Cina di ridurre il coefficiente di riserva obbligatoria per le banche.
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