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Mentre la Francia entra in recessione e l'Italia assiste a una contrazione mai vista nella storia, dall'altra parte del mondo la droga del denaro facile rimette in modo l'economia.
ROMA (WSI) - Il nome della ricetta è ormai noto a tutto il mondo: è l'Abenomics, l'insieme delle misure di politica monetaria e fiscale espansive che sono state lanciate dal premier Shinzo Abeche, da quando si è insediato nell'autunno scorso alla guida del governo giapponese, ha lanciato una dura battaglia contro la deflazione e la stagnazione che hanno caratterizzato l'economia del paese da decenni.
Maxi iniezioni di liquidità da parte della Bank of Japan hanno portato a una svalutazione massiccia dello yen. Ma i giapponesi, nonostante gli avvertimenti sul rischio bolla arrivati da più parti, sono andati avanti. Oggi, la pubblicazione dell'esito delle loro riforme.
Nel corso del primo trimestre il pil è cresciuto +0,9% su base trimestrale e +3,5% su base annua, contro previsioni degli analisti che erano più caute, pari rispettivamente a +0,7% e +2,8%.
Il tasso di crescita è il più elevato in più di un anno, grazie alla ripresa delle spese per consumi - i consumi privato incidono sul pil giapponese per il 60% - e le esportazioni.
L'Abenomics ha portato la borsa di Tokyo, il Nikkei 225 Stock Average a balzare +45% quest'anno, più del doppio dello S&P 500.
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