L’istituto potrebbe ridurre il tasso base di riferimento e portare in territorio negativo quello sui depositi, oltre a offrire una nuova ondata di fondi a basso costo. È quanto sostiene il membro del direttorio Luc Coene.
New York - "Molto improbabile" che la Banca centrale europea decida di intraprendere un programma in stile Quantitative Easing. Ma ha a disposizione tutta una serie di altre misure accomodanti per stimolare il processo di ripresa dell’Europa e di uscita dalla crisi del debito. A dirlo è Luc Coene, membro del Consiglio dei Governatori della Bce.
L’istituto di Francoforte potrebbe decidere di ridurre il tasso base di riferimento e portare in territorio negativo quello sui depositi, oltre a offrire ai vari istituti un nuova ondata di fondi a basso costo.
"Si può rivedere al ribasso il costo del denaro, anche pensare a un nuovo programma LTRO (operazioni di rifinanziamento di lungo periodo)". Decisioni che avrebbero tutte lo scopo di incentivare gli istituti a prestare più fondi per investimenti e stimolare la spesa.
Sulla possibilità di tassi negativi sui depositi presso la Bce: "Questa è sicuramente una opzione. Non si esclude nulla".
Nell’ultimo meeting di politica monetaria la Bce aveva ufficializzato la possibilità di intervenire nel mercato secondario per riportare al ribasso i rendimenti dei bond Eurozona, eccessivamente penalizzati da timori e rischi ingiustificati.
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