Berna ottimista, ora intesa tecnica da sottoporre ai governi. L'annuncio dell'ambasciatore Oscar Knapp, responsabile Divisioni Mercati della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie. Spuntacondono tombale.
New York - Le autorità della Svizzera sono "ottimiste" sulla possibilità di raggiungere un accordo tecnico con l'Italia sulla regolarizzazione dei conti di clienti italiani negli istituti di credito elvetici entro il 21 dicembre prossimo.
Lo ha riferito l'ambasciatore Oscar Knapp, responsabile Divisioni Mercati della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie, spiegando che per quella data si punta ad una intesa tecnica da sottoporre ai governi.
Berna aveva firmato accordi simili, cosiddetti di Rubik, con Austria, Regno Unito e Germania. Queste intese stabiliscono che i capitali in Svizzera vengano tassati con un'aliquota vicino a quella dei paesi di provenienza, ma che al contempo i clienti mantengano l'anonimato.
I capitali detenuti nelle casseforti delle banche elvetiche da clienti tedeschi, britannici e austriaci, vengono tassati e l'imposta viene versata dalle autorità svizzere alle rispettive autorità fiscali tedesche, britanniche e austriache.
L'intesa con Berlino, tuttavia, rischia di saltare, per viad ell'opposizione del land cruciale di Bade-Wurtenburg, che considera i termini dell'accordo troppo favorevoli per gli evasori e dunque un'ingiustizia nei confronti dei contribuenti onesti.
Oltre alle trattative che ha con l'Italia per un accordo di sanatoria sui conti bancari detenuti in Svizzera da parte di clienti italiani, e non conosciuti dal fisco italiano, Berna ha in corso "contatti formali" con vari altri paesi dell'Unione europea e non.
Lo ha riferito il portavoce del Segretariato di Stato per le Questioni finanziarie, Mario Tuor, incontrando un gruppo di giornalisti italiani a Berna. Tuor ha precisato che al momento la Svizzera non rivela quali siano questi paesi. (TMNews)
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