venerdì 22 marzo 2013

Pimco: "Via da Italia e Spagna. E' troppo rischioso"

WSI
Per il fondo obbligazionario è troppo grande il rischio sistemico derivante dalla crisi di Cipro. Meglio ridurre l'esposizione ai Btp e ai Bonos. Tornerà a investire su Roma, ma in un altro contesto.

ROMA (WSI) - E' il più grande fondo obbligazionario al mondo, Pimco. Oggi sta valutando di disfarsi delle sue posizione costruite negli ultimi mesi sui titoli di stato italiani e spagnoli. Ago della bilancia la situazione di Cipro.Andrew Balls, responsabile gestioni del portafoglio europeo di Pimco, nel suo ultimo rapporto, ha scritto che la situazione bancaria dell'isola è sotto controllo e che non scatenerà un effetto domino nell'Eurozona. 

Eppure al di là della calma apparente, in Borsa si suda freddo. Le banche cipriote sono a un passo dal tracollo. Da Francoforte è, infatti, arrivato l'ordine tassativo di tenerle chiuse fino a martedì prossimo nella speranza che venga trovata una quadra. 

La Banca centrale europea non ha ancora staccato la spina, ma ha minacciato di non accettare i titoli di Stato ciprioti come garanzia per un supporto di liquidità. Quanto basta per far scrivere una nuova pagina nella strategia di portafoglio di Pimco. 

Balls in una successiva intervista con il Wall Street Journalè tornato sui suoi passi: ha denunciato che è grande il pericolo che la situazione attuale si configuri come un nuovo rischio sistemico per la zona euro, se la Bce non lo contiene. Da qui a passare in azione il passo è stato breve: Pimco ha deciso di tagliare gli investimenti in Paesi come la Spagna e l'Italia per portarsi avanti. 

Pimco aveva cominciato ad accumulare debito spagnolo e italiano l'estate scorsa quando la Banca centrale si disse pronta a tutto pur di salvare l'euro. Da allora il fondo è arrivato a detenere una posizione compresa fra neutrale e overweight su Madrid e Roma. 

"Finora - Balls ha sottolineato - non avevamo fatto grandi cambiamenti, cercando di essere flessibili. Ma adesso è alto il livello di incertezza dovuto alla nuova crisi di Cipro. Ha senso quindi ridurre il rischio in portafoglio per aumentare la flessibilità e migliorare le posizioni quando si presenterà di nuovo l'opportunità".

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