Sui mercati finanziari domina la delusione dopo l'annuncio di Bernanke di andare verso la riduzione e il definitivo stop agli stimoli nel 2014. Tokyo cede l'1,7%, listini europei pesanti. Lo spread sale oltre 275 punti base. Si rafforza il dollaro, l'oro ai minimi da oltre due anni

Dall'altra parte del Pacifico, in Cina, arrivano segnali preoccupanti sull'espansione economica. L'indice Pmi manifatturiero dell'ex Celeste Impero - le previsioni dei responsabili degli acquisti, che anticipano il clima economico - è sceso ai minimi da 9 mesi a giugno. La rilevazione
Anche in Europa la giornata dei mercati è all'insegna delle vendite. Piazza Affari contiene le perdite al -1,2%, facendo meglio delle altre. Londra retrocede infatti dell'1,85%, Francoforte del 2,3% e Parigi del 2%. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi, dopo un'iniziale stabilità, si allarga a 278 punti base; il rendimento dei titoli decennali italiani supera il 4,4% sul mercato secondario. Tra i singoli titoli milanesi si segnala Rcs, in controtendenza dopo la cessione dei periodici e con Diego Della Valle pronto a diventare primo socio al posto di Giuseppe Rotelli nell'aumento di capitale.
Le previsioni sulla ripresa economica americana portano l'euro sotto quota 1,33 dollari e il biglietto verde si rafforza. La moneta europea passa di mano a 1,3221 dollari, il cambio con lo yen è a 129,65. Non ha influenze sui mercati il fatto che l'indice Pmi composito della produzione della zona euro sia salito a 48,9 in giugno (47,7 a maggio), il valore massimo su 15 mesi. In Italia, invece, la produzione e gli ordinativi dell'industria sono migliorati ad aprile grazie all'estero. In Germania, infine, l'indice dei prezzi alla produzione è calato oltre le attese a maggio: -0,3% mensile e +0,2% annuo.
Molto attesi, nel pomeriggio, i dati sui sussidi per la disoccupazione americani, accompagnati dalla vendita di case esistenti, dal superindice dell'economia e dall'attività aziendale della Fed di Philadelphia. Ieri Wall Street, dopo il discorso di Bernanke, ha chiuso in netto calo: il Dow Jones ha lasciato sul terreno l'1,35% e il Nasdaq l'1,12%. Sul fronte delle materie prime, l'oro è in forte calo. Lo spot cede quasi cinque punti percentuali e scende verso 1.310 dollari l'oncia, ai minimi da oltre due anni. Tensioni anche sul prezzo del petrolio, in particolare dopo i dati negativi sull'attività manifatturiera cinese: il greggio Wti perde due punti percentuali e si porta in area 96 dollari al barile.
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