da Soldiweb
Secondo l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato “ci sono spazi per ridurre i costi e risparmiare fino a 180 euro all’anno, ma occorre più informazione ai cittadini”
CONTI CORRENTI COSTOSI - Secondo l’ultima indagine dell’Antitrust, avviata nel 2011 per verificare l’evoluzione dal 2007, sui costi dei depositi bancari, i conti correnti sono ancora troppo cari. “Ci sono spazi per ridurre i costi e risparmiare fino a 180 euro all’anno, ma occorre più informazione ai cittadini”, ha dichiarato Autorità Garante della concorrenza e del mercato. I bonifici possono sfiorare i 7 euro, i prezzi scendono solo per i giovani, la mobilità da una banca all’altra è ancora molto bassa e non decolla il Conto base, quello a basso prezzo.
INTERVENTI NORMATIVI - “Nonostante un’evoluzione più competitiva del settore è ancora bassa la mobilità tra una banca e l’altra, ma anche l’applicazione di condizioni più favorevoli all’interno dello stesso istituto. Sono necessari interventi normativi che favoriscano la conoscenza dei risparmiatori. I prezzi più alti sono nelle banche dove si concentra il 70% dei conti correnti".
CAMBIARE BANCA - Ma gli spazi di margine per ridurre i costi dei conti correnti ci sono, con la possibilità di ottenere risparmi fino a 180 euro. Per esempio grazie al passaggio ad un’altra banca, ma si tratta di spazi che i risparmiatori non riescono a sfruttare, perché privi delle informazioni necessarie che vanno invece rese disponibili da parte delle banche, anche introducendo vincoli normativi e regolatori. Occorre intervenire, secondo l'Antitrust, anche sulle lentezze nella chiusura di un conto per aprirne un altro: per quanto i tempi si siano ridotti, è sufficiente avere una carta di credito o la Viacard per vederli dilatare anche fino a 37 giorni. Vanno infine scissi i legami tra conti correnti e altri prodotti.
GIOVANI, FAMIGLIE E PENSIONATI - Una sostanziale riduzione dei prezzi mediani, relativamente ai conti allo sportello, si è verificata esclusivamente per i giovani (-19%) mentre una discesa meno rilevante si è registrata per le famiglie e i pensionati con operatività minore, rispettivamente -2,8% -3,6%), anche se considerando il valore assoluto dell'Isc, tali diminuzioni non risultano essere di particolare rilievo.
DOVE SALGONO I COSTI - Anche per le restanti tipologie di consumatori i prezzi mediani risultano invariati, infatti le variazione rispetto al 2007 sono inferiori all'1%. Al contrario i costi salgono, soprattutto per alcuni profili, nelle banche di maggiori dimensioni, dove si concentra il 70% dei conti correnti. I prezzi di tenuta e movimentazione di un c/c sono compresi, a seconda del suo utilizzo (quindi in funzione del profilo di correntista) tra un minimo di 53 ad un massimo di 111 euro. L'indagine conferma la convenienza (-30%) dei conti online.
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