Dal 2006 affluiti 483 mld a imprese-famiglie ma in 2011 solo 4,2
Milano, 25 ott. (TMNews) - Negli ultimi sei anni, tra la fine del 2005 e la fine del 2011, le sofferenze bancarie sono balzate del 162%, pari a un incremento medio annuo del 17,4%. E' quanto emerge dall'annuale rapporto dell'Ufficio Studi di Mediobanca sulle principali società italiane. Complessivamente, nello stesso periodo, i crediti dubbi sono cresciuti del 141%. In crescita del 31,7% i crediti alla clientela (imprese e famiglie) da 1.523 a 2.006 miliardi di euro, ma con un evidente rallentamento negli ultimi anni. In sei anni sono affluiti all'economia 483 miliardi di euro netti (saldo tra nuove erogazioni e rimborsi), ossia, in media, 80,5 miliardi l'anno. Ma nel 2011 sono arrivati appena 4,2 miliardi, pari al 5,2% del totale degli ultimi sei anni. La classifica delle banche italiane (redatta il base al totale attivo tangibile) nel 2011 non segnala variazioni di rilievo nelle prime 20 posizioni. Le uniche due modifiche riguardano la crescita di una posizione (dalla 11esima alla decima) di Dexia Crediop che scalza la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza in arretramento di una posizione dalla decima alla undicesima e la ventesima posizione dove si inserisce Banca Mediolanum, che proviene dalla 22esima e scalza Banca Sella Holding che slitta in 21esima piazza. Unicredit conserva la prima posizione per totale attivo tangibile (911 miliardi di euro).
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