mercoledì 10 ottobre 2012

Banche, se l'online taglia i posti di lavoro

Resta un 35/40% della clientela abituata allo sportello, in tendenziale riduzione per motivi anagrafici.


È all’ordine del giorno l’abbondanza del numero di sportelli in Italia (37mila).Troppi e distribuiti in modo non ottimale. Alcuni in location ormai eccessive rispetto al numero degli operatori, con immagine un po’ desolante per il cliente ancora abituato a frequentarli. Meglio le soluzioni minimal ma ben strutturate. Altrettanto in bassa sintonia sono i troppo frequenti lavori di ristrutturazione che peggiorano il disagio dei clienti. 

Nel segmento dei promotori e degli agenti, il costo di affitto degli uffici induce a ridurre gli spazi, se non a eliminarli, privilegiando l’attività a domicilio del cliente. I consulenti per tradizione cercano luoghi e momenti favorevoli alle esigenze del cliente. La fisicità degli intermediari finanziari è quindi in crisi di identità, in netto contrasto con l’enfasi del passato. Si distingue al riguardo il solo private banking, ancorato non tanto al lusso quanto alla privacy delle condizioni di relazione. Inoltre, le banche razionalizzano le loro sedi, spesso incongrue rispetto alle diverse compliance, pur non riuscendo sempre a realizzare buoni prezzi dalle cessioni del preesistente per finanziare il costo delle nuove, conformi a requisiti e regole. 

È evidente anche il miglioramento di efficienza delle relazioni online, friendly adesso per molti utenti, con investimenti ormai stabilizzati e non più oggetto di rivoluzioni quanto di ancora forse eccessivi continui aggiustamenti. Resta un 35/40% della clientela abituata allo sportello, in tendenziale riduzione per motivi anagrafici. 

Questa lenta mutazione consente una gestione ancora leggera del problema conseguente, e cioè l’esubero di personale rispetto al bisogno. Un problema di quantità, gestibile con soluzioni negoziali continue ma ancora morbide, però anche di qualità, per il quale c’è la disponibilità di molti alla riconversione e alla formazione, seppure con un processo lento di progettazione ed esecuzione. Osservo bancari consci del problema, anche in età un tempo foriere di demotivazione. Approfittiamo di questa opportunità. 
 Giuseppe Santorsola | 09 ottobre 2012 14:55

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