La svolta di politica monetaria decisa dalla Bank of Japan aiuta anche le aste del Tesoro che abbassa i rendimenti malgrado l'incertezza politica
La Borsa di Tokyo -0,80% si è concessa stamane un giorno di pausa, dopo l'ascesa da vertigini dal 4 aprile in poi. Ma i mercati finanziari hanno ormai preso atto della svolta. Un'indagine di Merrill Lynch rileva come, entro il 2015, Fed e Boj aumenteranno la massa monetaria del pianeta dal 30 al 60%. Già oggi circolano nel pianeta 20 mila miliardi di dollari creati dall'offensiva di carta delle banche centrali a caccia di affari nelle Borse e nei listini del reddito fisso. Anche in Italia.
Grazie Giappone. Maria Cannata, direttore del debito pubblico del Tesoro, sottolinea l'effetto degli acquisti in arrivo dal Far East “sui titoli italiani e sugli Oat francesi”. Il ministero può così accingersi al lancio lunedì del primo Btp Italia del 2013 (una seconda offerta ci sarà in estate) in condizioni di relativa tranquillità- “Non c'è paragone – ha detto al Tg Economia di Sky – rispetto alla situazione di fine 2011”.L'unica novità è che, stavolta, il Tesoro si riserva il diritto di chiudere la sottoscrizione in anticipo. “Questo perché l'emissione stavolta non scadrà nel 2016, anno tranquillo, ma nel 2017, ricco di scadenze più impegnative”. “ Il mercato – ha aggiunto - ha reagito questa volta con molta razionalità: merito anche della credibilità conquistata nell'ultimo anno”.
Resta comunque la soddisfazione di esser riusciti ad abbassare nettamente tutta la curva dei rendimenti (dai 3 mesi ai 30 anni) rispetto al periodo caldissimo delle elezioni politiche e questo senza che siano stati fatti passi avanti nella direzione di offrire al Paese un esecutivo credibile.
Ieri sono stati collocati 4 miliardi di euro di nuovi Btp scadenza 3 anni con rendimento al 2,29%, in calo dall'asta precedente (2,48%). Piazzati anche 1,67 miliardi di euro di Btp 15 anni con rendimento al 4,68% dal 4,90% della precedente emissione: il target dell'emissione era 2 miliardi di euro, ma il Tesoro ha accettato di piazzare un quantitativo inferiore alle previsioni in cambio di un rendimento più favorevole.
Grazie Giappone. Maria Cannata, direttore del debito pubblico del Tesoro, sottolinea l'effetto degli acquisti in arrivo dal Far East “sui titoli italiani e sugli Oat francesi”. Il ministero può così accingersi al lancio lunedì del primo Btp Italia del 2013 (una seconda offerta ci sarà in estate) in condizioni di relativa tranquillità- “Non c'è paragone – ha detto al Tg Economia di Sky – rispetto alla situazione di fine 2011”.L'unica novità è che, stavolta, il Tesoro si riserva il diritto di chiudere la sottoscrizione in anticipo. “Questo perché l'emissione stavolta non scadrà nel 2016, anno tranquillo, ma nel 2017, ricco di scadenze più impegnative”. “ Il mercato – ha aggiunto - ha reagito questa volta con molta razionalità: merito anche della credibilità conquistata nell'ultimo anno”.
Resta comunque la soddisfazione di esser riusciti ad abbassare nettamente tutta la curva dei rendimenti (dai 3 mesi ai 30 anni) rispetto al periodo caldissimo delle elezioni politiche e questo senza che siano stati fatti passi avanti nella direzione di offrire al Paese un esecutivo credibile.
Ieri sono stati collocati 4 miliardi di euro di nuovi Btp scadenza 3 anni con rendimento al 2,29%, in calo dall'asta precedente (2,48%). Piazzati anche 1,67 miliardi di euro di Btp 15 anni con rendimento al 4,68% dal 4,90% della precedente emissione: il target dell'emissione era 2 miliardi di euro, ma il Tesoro ha accettato di piazzare un quantitativo inferiore alle previsioni in cambio di un rendimento più favorevole.
Nessun commento:
Posta un commento