mercoledì 17 aprile 2013

Il Tesoro ringrazia Tokyo: Btp da record malgrado l'impasse politica.


La svolta di politica monetaria decisa dalla Bank of Japan aiuta anche le aste del Tesoro che abbassa i rendimenti malgrado l'incertezza politica

La Borsa di Tokyo -0,80% si è concessa stamane un giorno di pausa, dopo l'ascesa da vertigini dal 4 aprile in poi. Ma i mercati finanziari hanno ormai preso atto della svolta. Un'indagine di Merrill Lynch rileva come, entro il 2015, Fed e Boj aumenteranno la massa monetaria del pianeta dal 30 al 60%. Già oggi circolano nel pianeta 20 mila miliardi di dollari creati dall'offensiva di carta delle banche centrali a caccia di affari nelle Borse e nei listini del reddito fisso. Anche in Italia.  

Grazie Giappone. Maria Cannata, direttore del debito pubblico del Tesoro, sottolinea l'effetto degli acquisti in arrivo dal Far East “sui titoli italiani e sugli Oat francesi”. Il ministero può così accingersi al lancio lunedì del primo Btp Italia del 2013 (una seconda offerta ci sarà in estate) in condizioni di relativa tranquillità- “Non c'è paragone – ha detto al Tg Economia di Sky – rispetto alla situazione di fine 2011”.L'unica novità è che, stavolta, il Tesoro si riserva il diritto di chiudere la sottoscrizione in anticipo. “Questo perché l'emissione stavolta non scadrà nel 2016, anno tranquillo, ma nel 2017, ricco di scadenze più impegnative”. “ Il mercato – ha aggiunto - ha reagito questa volta con molta razionalità: merito anche della credibilità conquistata nell'ultimo anno”. 

Resta comunque la soddisfazione di esser riusciti ad abbassare nettamente tutta la curva dei rendimenti (dai 3 mesi ai 30 anni) rispetto al periodo caldissimo delle elezioni politiche e questo senza che siano stati fatti passi avanti nella direzione di offrire al Paese un esecutivo credibile.

Ieri sono stati collocati 4 miliardi di euro di nuovi Btp scadenza 3 anni con rendimento al 2,29%, in calo dall'asta precedente (2,48%). Piazzati anche 1,67 miliardi di euro di Btp 15 anni con rendimento al 4,68% dal 4,90% della precedente emissione: il target dell'emissione era 2 miliardi di euro, ma il Tesoro ha accettato di piazzare un quantitativo inferiore alle previsioni in cambio di un rendimento più favorevole.

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