E ora la disperazione è palpabile: oltre alla crisi economica, migliaia di cittadini hanno perso gran parte dei risparmi di una vita. Carlo, un ragazzo di 19 anni, ammette di aver visto piangere il proprio padre per la prima volta e sottolinea che ora rischia di non poter proseguire neanche all'università. "La mia rabbia è assoluta, perché mio padre ha sempre lavorato nella sua vita e ci ha sempre insegnato l'onestà. Ora però sono costretto a mettere da parte gli esami e la prossima estate devo trascorrerla facendo il cameriere", dice, stando a un articolo pubblicato sul sito che porta il nome di Noideiulemar.
Ma non solo: coppie costrette a rimandare le nozze, anziani che non sanno più dove trovare i soldi per pagare le cure mediche. La disperazione e la rabbia sono evidenti, giovani e anziani insieme gridano allo scandalo di una società che è rimasta in piedi grazie ai loro soldi e che ora ha fatto crack. E intanto ci si chiede: dov'era la Consob, dov'era la vigilanza mentre la compagnia affondava?
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