Milano - Borsa Milano accelera al ribasso a metà seduta dopo aver oscillato nervosamente nelle prime ore di contrattazioni tra il segno più e quello meno. Ftse Mib in flessione -1%, sui minimi di giornata, vicino a bucare quota 15.800 punti. In generale in Europa, dopo essere salito dell'1,5% nella giornata di ieri, mettendo a segno il rialzo più forte in due giorni degli ultimi due mesi, l'indice di riferimento Stoxx 600 torna a perdere terreno. Londra -0,22%, Francoforte -0,11%, Parigi -0,52%, Madrid -0,82%, Zurigo -0,36%, Amsterdam -0,41%. L'indice Eurostoxx 50 perde lo 0,39%. Italia e Spagna trainano al ribasso gli altri listini, sulla scia delle rinnovate preoccupazioni sul destino dei due paesi.
Sul fronte del mercato dei titoli di stato, lo spread BTP/Bund a dieci anni vira in positivo con +0,19% a 329,43 punti base, a fronte di rendimenti decennali in crescita con +0,43% al 5,12%. I problemi sui debiti sovrani dell'Italia sempre sotto i riflettori. Il paese torna a far parlare di sé, dopo che un articolo del Financial Times ha rivelato l'avvertimento arrivato dall'Unione europea con un rapporto di quattro pagine; con la recessione in atto, l'Italia rischia nuove misure di austerity per riuscire a centrare il target del pareggio di bilancio entro il 2013. Immediate le rassicurazioni che arrivano sia dal ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e dal premier Mario Monti. Ma tali paure non bastano a smorzare i timori su un paese strangolato dalla recessione e anche dalle tasse.
Arriva in più la nota di Standard&Poor's sulle banche italiane che continueranno secondo l'agenzia di rating a essere caratterizzate da una bassa redditività e da una politica conservativa dei dividendi.
Oltre all'Italia, il mondo guarda alla Spagna, dopo la notizia del governo che, nel presentare il progetto di bilancio del 2012, ha affermato che il debito pubblico del paese iberico salirà fino a sfiorare l'80% del Pil alla fine dell'anno. Sempre in Spagna, arrivano numeri da brivido per la disoccupazione, con il numero dei senza lavoro che balza al 28% di tutta l'area euro, a 4,75 milioni di unità.
"Avevamo raccondato agli investitori di essere estremamente bullish sull'azionario nel corso del primo trimestre - ha detto in una intervista a Bloomberg Philipp Basertschi, responsabile strategi presso Bank Sarasin, da Zurigo - Ma dopo questo rally, ritengo che sia saggio diminuire la pressione sul pedale, anche se l'azionario continuerà a salire". Semplicemente, il ritmo del rialzo sarà più lento. E a tal proposito, arrivano le previsioni dei guru di Wall Street, che ricordano come il mese di aprile sia caratterizzato di norma dal rialzo dei mercati azionari, e che i veri problemi iniziano dopo.
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