da WSI
New York - Quando in gennaio Morgan Stanley ha annunciato l'intenzione di ridurre la sua esposizione netta all'Italia, non ha spiegato ai mercati di averlo fatto perche' convinta da una somma ingente di denaro.
Secondo quanto riferito a Bloomberg da una fonte vicina al Tesoro, l'Italia avrebbe versato 3,4 miliardi di dollari all'istituto di credito americano per chiudere i contratti.
L'Italia, il secondo paese piu' indebitato dell'Unione Europea, avrebbe sborsato la somma per dismettere derivati risalenti agli Anni 90 che si erano rivoltati contro la nazione. Roma ha perso $31 miliardi sui derivati.
E' arrivato dunque un momento in cui era piu' conveniente a livello economico cancellare le operazioni piuttosto che rinnovarle, secondo quanto riferito dalla fonte, che ha chiesto di rimanere anonima.
L'operazione "sottobanco" e' destinata a scatenare una ridda di polemiche: la cifra equivale alla meta'dell'ammontare che l'Italia reperira' con le misure diincremento delle tasse quest'anno.
La decisione sottolinea quanto i contratti derivati rappresentino un rischio per i paesi in difficolta'. Sono strumenti finanziari che vengono usati per trasferire il rischio di credito di un asset da una controparte che compra protezione contro quella che la vende, in scambio di un contributo finanziario.
Ai prezzi attuali di mercato, l'Italia, afflitta da un fardello del debito pari a $2.500 miliardi, ha perso oltr $31 miliardi sui suoi derivati.
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