
In realtà, il rating di MPS era stato messo sotto osservazione già agli inizi di novembre: l'agenzia di rating ha però deciso di ampliare la sorveglianza sulla banca senese.
Tra i problemi messi in evidenza: l'incertezza sulle capacita' di colmare il deficit patrimoniale individuato dall'Eba (3,2 miliardi di euro) con un piano che prevede anche joint venture e dismissioni, "che possono essere difficili nell'attuale situazione".
Inoltre, "la debole capacita' della banca di generare capitale per via interna". Le condizioni in cui versa il quadro economico attuale determinano un incremento della pressione "sulla qualita' dell'attivo e sugli utili, dunque cresce la possibilita' che Mps abbia bisogno di apporti di capitale da parte di terzi", riporta l'agenzia.
Il merito di credito potrebbe invece essere confermato nel caso in cui venissero rimosse "le incertezze sul rafforzamento del capitale, si registrasse un aumento della redditività, venisse ridotto il rapporto costo/income sotto il 65%, e si riuscisse a mantenere una buona qualita' dell'attivo", conclude la nota.
Nessun commento:
Posta un commento