da WSI - TMNEWS
New York - Un aiuto reciproco, tra Mario Monti che lavora per evitare "l'esplosione" dell'eurozona, e Barak Obama con la sua gestione "salda" dell'economia americana. E' il patto che il premier e il presidente Usa stringeranno oggi, nella prima visita di un capo di governo europeo alla Casa Bianca dopo l'approvazione del nuovo accordo di bilancio Ue. E intanto l'inquilino della Casa Bianca afferma convinto: "L'Italia sta facendo passi impressionanti al fine di modernizzare la sua economia".
"La situazione finanziaria in Europa - dice Obama in un'intervista a La Stampa - sarà al centro dell'agenda con il primo ministro Monti nell'Ufficio Ovale. Come ho detto durante la crisi, credo che l'Europa abbia la capacità economica e finanziaria per superare questa sfida. Durante gli ultimi due anni, l'Europa ha compiuto un certo numero di passi difficili e cruciali per affrontare la crisi che cresceva. In Italia e in Europa i cittadini stanno compiendo sacrifici dolorosi. Sotto la leadership del primo ministro Monti, l'Italia sta ora adottando passi impressionanti per modernizzare la sua economia, ridurre il proprio deficit attraverso una combinazione dì misure su entrate e spese, riposizionando la nazione sul cammino verso la crescita".
"Aiutiamoci a crescere", è stato l'invito di Monti, lanciato in un'intervista alla tv Usa Pbs. "La salda gestione di Obama aiuta l'Europa, così come noi possiamo aiutarlo", evitando appunto "l'esplosione dell'eurozona". All'opinione pubblica americana, il premier ha assicurato che l'euro è una "moneta solida", ha rivendicato i successi raggiunti dal suo esecutivo nei tre mesi di vita, con l'Italia che ora è più solida e meno a rischio in caso di default greco, e ha illustrato i passi successivi, compresa la riforma del mercato del lavoro che Monti conta di approvare entro fine marzo.
Un quadro apprezzato dagli americani, almeno a leggere il blog del Wsj, che sottolineava il "chiaro cambiamento di rotta" rispetto al predecessore Silvio Berlusconi, definito "un playboy" con "giochi di cattivo gusto".
Tra oggi e domani, Monti spiegherà la nuova Italia anche nei luoghi simbolo del potere americano: si inizia con l'incontro con John Boehner, speaker del Congresso; poi l'intervento al Peterson Institute, prestigioso think tank della capitale; infine il colloquio con Obama, che oltre alla crisi finanziaria affronterà anche il tema della Siria, come spiegato dal ministro degli Esteri Giulio Terzi che accompagnerà il premier per tutta la visita.
Un tema, quello della crisi siriana che probabilmente sarà anche oggetto degli incontri di venerdì a New York con il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon e il presidente dell'Assemblea Generale Al Nasser. Ma prima di entrare al Palazzo di Vetro, Monti varcherà la soglia di Wall Street, per incontrare il gotha della finanza mondiale.
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