giovedì 14 novembre 2013

Inps, l’allarme di Mastrapasqua: «Sui conti non siamo tranquilli»

IL CORRIERE

Il presidente dell’Inps: «Ho scritto ai ministri Saccomanni e Giovannini, il bilancio può dare segnali di non tranquillità»

Il disavanzo patrimoniale ed economico dell’Inps può dare segnali di non totale tranquillità. Così il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua sui dati di bilancio dell’ente che soffre dell’accorpamento con Inpdap ed Enpals. Una preoccupazione, ha spiegato Mastrapasqua nel corso di una audizione alla commissione bicamerale di controllo, di cui ha fatto partecipe il governo in una lettera.
LA LETTERA - «Ho scritto sia al ministro Saccomanni che al ministro Giovannini, come fatto con l’esecutivo precedente — ha spiegato — invitandolo a fare una riflessione su questo punto essendo il bilancio Inps ormai un bilancio unico ed essendo il disavanzo patrimoniale ed economico una cosa che, vista dall’esterno, nel mondo della previdenza, può dare segnali di non totale tranquillità».
LA COMMISSIONE - Parlando davanti alla commissione bicamerale sul controllo degli enti previdenziali, Mastrapasqua ha ribadito come «la genesi della perdita dell’Inps» derivi da «uno squilibrio imputabile essenzialmente al deficit ex Inpdap, alla forte contrazione dei contributi per blocco del turnover del pubblico impiego e al continuo aumento delle uscite per prestazioni istituzionali». L’Inps ormai accorpa anche gli ex Inpdap ed Enpals, accorpamento che, ha proseguito Mastrapasqua, «ha creato uno squilibrio di bilancio».
L’APPELLO - Il presidente dell’Istituto di previdenza ha poi lanciato un appello. Bisogna valutare «nelle sedi competenti, l’opportunità di eventuali interventi normativi, tesi a garantire l’efficiente ed efficace implementazione della più grande operazione di razionalizzazione del sistema previdenziale pubblico». Così il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, in un’audizione a San Macuto, con riferimento alla situazione ante-2008, quando lo Stato trasferiva le risorse per coprire la gestione Inpdap, in modo strutturale. Il rischio, altrimenti, è un «aumento delle passività».

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