venerdì 16 ottobre 2015

BAIL-IN (fallimento ordinato delle banche). Primo caso in ITALIA?

Banca Marche, Moody's avverte: rischi
per chi ha obbligazioni non garantite


ANCONA - Un percorso con altri ostacoli e con possibili imprevisti. L'intervento del Fondo Interbancario Tutela Depositi a salvataggio di Banca Marche potrebbe comunque provocare per i possessori di obbligazioni junior (non garantiti) delle perdite nel caso in cui la Ue dovesse considerare la misura contraria alle regole sugli aiuti di stato.

È quanto scrive Moody's in un rapporto dove ricorda come la Commissione Ue stia esaminando il caso simile della Banca Tercas, salvata dall'Ftid e poi passata sotto la Popolare di Bari. Nel caso in cui Bruxelles dovesse rilevare come il fondo (che pure è alimentato con fondi privati di 300 banche italiane) abbia ecceduto i propri compiti di tutela dei depositi provocando all'istituto di credito un vantaggio, allora i possessori di obbligazioni potrebbero dover sopportare delle perdite.

Delle 14 banche commissariate, spiega Moody's, 7 fra cui banca Marche (le restanti sono Bcc) potrebbero dover considerare delle perdite per gli obbligazionisti junior nel caso di parere negativo della Ue. Se inoltre il salvataggio si verificherà nel 2016 o se il capitale scenderà sotto i livelli minimi il prossimo anno allora tutti gli obbligazionisti e depositanti non garantiti ricadrebbero sotto le regole della direttiva Brrd che prevede il bail in, ovvero la compartecipazione alle perdite di questi soggetti.

L'intervento di Fitd su banca Marche, di cui ancora non si conosce l'entità, è soggetto all'approvazione della autorità italiane ed europee e al recepimento in Italia della direttiva Brrd.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nessun commento:

Posta un commento