(AGI) - Washington, 24 gen. - L'Italia ha bisogno di "firewall piu' forti in Europa". Il monito e' del direttore del Dipartimento Affari fiscali delFondo monetario internazionale, Carlo Cottarelli, che promuove la "forte correzione" dei conti pubblici operata dal Governo Monti ma avverte: "Ora servono le riforme strutturali". La terza cosa, ha spiegato Cottarelli, "di cui c'e' bisogno, e questo va oltre cio' che l'Italia puo' fare da sola, e' la disponibilita' di firewall piu' forti in Europa, maggiore finanziamento, perche' questo facilitera' il declino dei tassi d'interesse che e' un bene per i conti pubblici e per l'economia".
FMI: ITALIA IN RECESSIONE, PIL -2,2% NEL 2011 E -0,6% NEL 2012

FMI: PROMOSSA RIFORMA PENSIONI, SPESA ANNUA -1,75% PIL
Il Fondo monetario internazionale promuove la riforma delle pensioni decisa dal Governo Monti. "Grazie a questa e alle precedenti riforme", si legge nell'aggiornamento del Rapporto economico mondiale, "la spesa pensionistica annua e' prevista diminuire dell'1,75% del Pil nei prossimi 20 anni". Si tratta, afferma l'Fmi, "della miglior performance tra i Paesi avanzati, dove la spesa media e' stimata aumentare dell'1,25% del Pil, sebbene il livello iniziale della spesa previdenziale sia tra i piu' alti". Il Fondo spende parole positive anche per gli sforzi fatti sul versante del deficit. "Il pacchetto addizionale approvato a dicembre aumentera' dell'1,25% del Pil il consolidamento fiscale previsto per il periodo 2012-2014, dopo i pacchetti di luglio e settembre che si traducono in uno sforzo fiscale pari al 3,25% e all'1,25% del Pil rispettivamente per quest'anno e il prossimo". Secondo il Fondo, la manovra e' "sufficiente per portare il bilancio in pareggio in termini aggiustati per il ciclo l'anno prossimo".
FMI: RIPRESA GLOBALE IN STALLO, RISCHI AL RIBASSO AUMENTANO
Particolarmente dura la situazione in Italia e in Spagna. Nel nostro Paese il Pil e' stimato diminuire del 2,2% nel 2012 e dello 0,6% nel 2013. In Spagna si ridurra' dell'1,7% e dello 0,3% rispettivamente nei due anni. Germania e Francia resteranno invece in territorio positivo. Il Pil tedesco salira' rispettivamente dello 0,3% e dell'1,5%, quello francese dello 0,2% e dell'1%. Nel complesso, il prodotto delle economie avanzate salira' dell'1,2% quest'anno e dell'1,9% il prossimo.
L'economia migliore sara' quello statunitense, il cui Pil e' previsto in aumento dell'1,8% nel 2012 e del 2,2% nel 2013. Il prodotto giapponese salira' invece rispettivamente dell'1,7 e dell'1,6%. In rallentamento le economie emergenti e in via di sviluppo. Nel complesso il loro Pil crescera' del 5,4% quest'anno e del 5,9% il prossimo, con una riduzione rispettivamente pari allo 0,7 e allo 0,6% rispetto a quanto stimato nell'autunno scorso. Non fanno eccezione ai tagli neanche Cina e India la cui crescita resta comunque robusta.
L'economia cinese salira dell'8,2% (-0,8%) nel 2012 e dell'8,8% nel 2013 (-0.7%), quella indiana rispettivamente del 7% (-0,5%) e del 7,3% (-0,8%). Secondo il Fondo, "la sfida politica piu' immediata e' riportare fiducia e porre fine alla crisi nell'area del'euro". Tre le priorita' individuate dall'Fmi: aggiustamento sostenuto ma graduale delle finanze pubbliche, ampia liquidita' e politica monetaria accomodante soprattutto nelle economie avanzate, recupero della fiducia nella capacita' di agire delle autorita'. (AGI) .
L'economia migliore sara' quello statunitense, il cui Pil e' previsto in aumento dell'1,8% nel 2012 e del 2,2% nel 2013. Il prodotto giapponese salira' invece rispettivamente dell'1,7 e dell'1,6%. In rallentamento le economie emergenti e in via di sviluppo. Nel complesso il loro Pil crescera' del 5,4% quest'anno e del 5,9% il prossimo, con una riduzione rispettivamente pari allo 0,7 e allo 0,6% rispetto a quanto stimato nell'autunno scorso. Non fanno eccezione ai tagli neanche Cina e India la cui crescita resta comunque robusta.
L'economia cinese salira dell'8,2% (-0,8%) nel 2012 e dell'8,8% nel 2013 (-0.7%), quella indiana rispettivamente del 7% (-0,5%) e del 7,3% (-0,8%). Secondo il Fondo, "la sfida politica piu' immediata e' riportare fiducia e porre fine alla crisi nell'area del'euro". Tre le priorita' individuate dall'Fmi: aggiustamento sostenuto ma graduale delle finanze pubbliche, ampia liquidita' e politica monetaria accomodante soprattutto nelle economie avanzate, recupero della fiducia nella capacita' di agire delle autorita'. (AGI) .
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