lunedì 13 febbraio 2012

Crisi/ E ora tocca a Portogallo: mercoledì arriva troika Ue-Fmi

da: TMNEWS

Lisbona, 13 feb. (TMNews) - Quasi ad offrire un sinistro passaggio di testimone, proprio nel giorno in cui dovrebbe chiudersi la fase più acuta di un capitolo della crisi debitoria della Grecia, mercoledì, inizierà una nuova partita sulla crisi di un altro dei tre paesi finiti sotto l'ombrello degli aiuti: il Portogallo. Mercoledì infatti, mentre l'Eurogruppo dovrebbe votare sul nuovo piano di sostegni ad Atene, a Lisbona arriveranno i tecnici della "troika", i rappresentanti di Ue, Bce e Fmi che tanto astio hanno richiamato in questi giorni in Grecia, dove hanno trattato con il governo le nuove misure di austerità pretese in cambio di altri sostegni. Il problema è che da settimane si ipotizza che anche il Portogallo abbia bisogno di altri aiuti, e queste speculazioni sono state involontariamente rilanciate dall'Eurogruppo della scorsa settimana. Durante un colloquio interecettato da una telecamera, il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble aveva sollevato questo scenario con il suo collega iberico, Victor Gaspar, dicendo che Berlino sarebbe stata pronta a fare la sua parte. Un filmato di meno di un minuto che finendo su internet ha riacceso il caso Portogallo. Nel maggio dello scorso anno Lisbona ha ottenuto un programma di aiuti da 78 miliardi di euro, di cui ha già ricevuto circa 40 miliardi mentre l'ispezione della troika, che durerà due settimane, è finalizzata a verificare i progressi compiuti in vista dello sblocco di altri 14,9 miliardi. Il problema è proprio qui, perché sul 2011 Lisbona ha centrato l'obiettivo di riportare il deficit-Pil sotto il 6 per cento anche grazie a una operazione una tantum, ma ora si teme che l'economia subisca una recessione del 3 per cento e la disoccupazione raggiunga il 13 per cento.

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