mercoledì 18 settembre 2013

Wall Street nervosa per l'evento dell'anno

Fed e tassi: mercato sconta riduzione di 10 miliardi nell'acquisto di bond. Dow e S&P intorno alla parità. Sale Nasdaq.

NEW YORK (WSI) - È l'evento macroeconomico dell'anno. In attesa della conferenza di Ben Bernanke , attesa per le 20.30 ora italiana, gli investitori non prendono posizioni, con i principali indici della Borsa Usa che registrano una performance intorno alla parità. In avvio di seduta il Dow segna -0,07% a 15.520 punti, il Nasdaq fa +0,76% a 3.746 punti, lo S&P segna +0,07% a 1.705.

Da segnalare che alla vigilia lo S&P 500 è salito a cinque punti di distanza dal record assoluto, testato lo scorso 2 agosto, a quota 1.709,67 punti. Da quando, dalla fine di maggio, Bernanke ha segnalato l'intenzione di ridurre gli acquisti di asset, fino allo scorso 24 giugno, il listino è sceso -5,8% per poi recuperare fino al record di inizio agosto +8,7%. L'indice è di nuovo sceso per risalire di nuovo. 

Oggi il braccio di politica monetaria della Fed deciderà se confermare o meno i tassi di interesse ai minimi storici e il programma straordinario di allentamento monetario. Due analisti su tre si attendono una sforbiciata dell'ordine di 10 miliardi di dollari al piano di acquisto di titoli di stato per 85 miliardi al mese pensato dal Comitato FOMC della Federal Reserve per rilanciare l'economia. 

Malgrado la crescente attesa, innegabile, una misura di questo tipo sembra ormai scontata nei prezzi del mercato americano, come sottolinea a Bloomberg Stephane Ekolo, chief European strategist di Market Securities. "La maggior parte degli investitori scommettono che la Fed ridurra' la portata del piano di acquisto mensile di Treasuries, e che il taglio sara' compreso in una forchetta tra $5 e $15 miliardi".

Anche El-Erian, amministratore delegato di Pimco, ritiene che la Fed inizierà a ridurre la portata del suo programma di allentamento straordinario a partire da questa settimana, tentando al contempo di attutire l'impatto che la decisione avrà sui mercati.

C'è la speranza che il taglio della massiccia iniezione di liquidità, che avviene al momento attraverso l'acquisto di Treasuries e bond legati ai mutui per un valore di $85 miliardi al mese, possa avvenire in modo graduale, e questo per due ragioni; intanto la ripresa economica degli Stati Uniti è ben al di sotto del suo potenziale, come dimostra anche il dato pubblicato in giornata, relativo alle condizioni di salute del mercato edilizio e, soprattutto, l'ultimo dato sull'occupazione Usa ha messo in evidenza una creazione di nuovi posti di lavoro inferiore alle attese, con un tasso di disoccupazione calato sì al 7,3%, ma solo per minore tasso di partecipazione da parte di chi cerca lavoro, sceso al 63,2%, al livello minimo dall'agosto del 1978, dal 63,4% precedente. 

Seconda cosa, le pressioni inflazionistiche sono sotto controllo, come ha dimostrato l'indice dei prezzi al consumo reso noto nella giornata di ieri, salito appena dello 0,1% su base mensile e +1,5% su base annua, decisamente al di sotto rispetto al +2% precedente.

Fanno riflettere in ogni caso le dichiarazioni del miliardario canadese Ned Goodman: "Per me è impossibile pensare che gli Stati Uniti possano risolvere i loro problemi senza stampare ulteriore moneta, così come è impossibile credere che l'Europa sopravviva nella sua attuale forma. Goodman prevede uno scenario caratterizzato da inflazione o stagflazione, con il dollaro destinato a perdere il suo status di valuta di riserva.

Tra i titoli, FedEx in crescita +3% circa dopo che la società ha reso noto di aver riportato utili migliori delle attese, sulla scia del piano adottato per ridurre i costi di $1,7 miliardi.

Adove Systems oltre +5% dopo che il colosso software di strumenti per la grafica ha dichiarato di aver assistito a un balzo dei suoi abbonati +47% nel terzo trimestre fiscale, a una cifra superiore a 1 milione di clienti. 

In ambito valutario, euro -0,07% $1,3347; dollaro/yen -0,20% a JPY 98,91; euro/franco svizzero -0,02% a CHF 1,2364. Euro/yen -0,26% a JPY 132,04. 

Sui mercati delle commodities, i futures petrolio +0,39% a 105,83 dollari al barile; quotazioni oro -0,50% a $1.302,80.

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