mercoledì 23 maggio 2012

Cina agli europei: "Avete gestito malissimo la crisi Grecia"

WSI
Mancanza di leadership. "Altri paesi potrebbero abbandonare la moneta unica". "Non c’è mai stato un piano concreto per risolvere la crisi". Giudizi (giusti) da Pechino dal gestore di China Investment Corp, il mega fondo sovrano cinese.



Pechino - Le autorità europee hanno mostrato mancanza di leadership nel risolvere la crisi del debito in corso nell’Eurozona. Il pericolo ora è che, in caso di uscita della Grecia dall’euro, altri paesi possano in turno decidere di abbandonare la moneta unica. È l’avvertimento lanciato da Jin Liqun, Presidente del board dei supervisori di China Investment Corp, il fondo sovrano cinese.

Atene potrebbe essere solo la prima pedina di una lunga serie. "Sin dall’inizio della crisi del debito nell’Eurozona, non c’è mai stato un piano concreto per la sua soluzione", ha detto Liqun, secondo quanto riporta Bloomberg. "I paesi core dell’Unione monetaria dovranno tenere gli occhi aperti per la possibilità che altri paesi seguano l’esempio della Grecia, in caso Atene riesca a scamparne indenne".

Lo scorso 9 maggio lo stesso Presidente di China Investment Corp, Gao Xiqing, aveva ufficializzato che il fondo aveva interrotto gli acquisti di debito governativo europeo, proprio a causa dei timori sull’evolversi della crisi in corso.

"È stato sprecato troppo tempo in negoziati inutili, su termini e condizioni degli aiuti finanziari. Non si può dire che non ci sia una strategia unica, ma la visione di breve periodo ha dominato la scena dei negoziati", ha continuato Liqun.

Necessaria una soluzione di lungo periodo. "I greci dovrebbero essere incoraggiati a lavorare più sodo, ma allo stesso tempo gli si dovrebbe concedere più tempo. I leader europei dovrebbero dire, ok, vi diamo 10 anni per diminuire l’indebitamento, a quel punto i mercati saranno fiduciosi perché si tratterà di un qualcosa di realistico".

In conclusione."Non credo che si siano esaurite tutte le possibili soluzioni per mantenere la Grecia nell’Unione monetaria".

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